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Il Popolo d'Italia

Fondato nel 1914 da Benito Mussolini

San Francesco, il presunto comunista.

DiDirezione

Ott 5, 2024

L’intellighentia di sinistra continua nel suo intento di converitre l’immagine del Santo d’Assisi in un militante marxista come già fece a Pisa durante la marcia della pace. Ma nonostante i suoi sforzi il Santo resta la di sopra ed al di fuori da ogni strumentalizzazione politica.

Chiara Geloni, nota giornalista di sinistra, ha pubblicato un tweet dove ha mandato praticamente a quel paese Simone Pillon, leghista, il quale aveva pubblicato precedentemente un tweet in cui aveva affermato che il Patrorno d’Italia era: “Pacifico e non pacifista. Amante del creato e non ecologista green. Deciso a convertire i musulmani alla vera fede e non irenista. Dopo 800 anni, ancora milioni di pellegrini chiedono la sua preghiera. Auguri a tutti gli italiani!

Ma alla biondona comunista, somigliante più a Moana Pozzi che non a Brigitte Bardot, Marilyn Monroe, Grace Kelly, Michelle Pfeiffer o Sharon Stone non si poteva non rispondere indirizzandola a conoscere meglio la vista del Santo esortandola a portare con se anche coloro che, nella loro tetra ottusità pregna di una ignoranza abissale, le hanno fatto da coda.

Brutta la presunzione della sinistra, (sia come soggetto che come associazione) con la quale discerne su tutto, spesso senza conoscere nè l’argomento nè il contesto.

Ancora una volta i gendarmi della cultura universale lanciano parole al vento, questa volta su un santo, a cui hanno affibbiato il concetto marxista-ambientalista, come accadde per la Marcia della pace di Assisi (perchè loro, le marce, possono farle, sono gli altri che se marciano sbagliano).

E così, nella contestualizzazione di un Francesco comunista, il santo sarebbe dovuto diventare pacifista e non pacifico, (non sbaglia Pillon ha sottolineare l’enorme differenza etimologica tra le due espressioni).

Ma quella parola, ignobilmente ed inopportunamente caricata sull’immagine del santo e nonostante le forzature e le urla scimmiesche dei soliti noti, non poteva attecchire.

Difatti, nella mentalità della sinistra, il “pacifismo” rappresenta ciò che per ogni santo, non solo per Francesco, è visto come l’apice dell’aberrazione. Potrebbe mai, San francesco, reppresentare l’ideologia dell’uccisione dei bambini non ancora nati, la distruzione della famiglia naturale con la valorizzazione delle famiglie omosessuali?

E’ pura blasfemia il solo pensarlo, e che la sinistra marxista sia blasfema lo ha dimostrato in pensieri, parole ed opere da decenni, ovvero dal tempo in cui avvenne la scissione socialista che, poi, nel 1921, diede vita al PCI. Francesco era un uomo pacifico, ovvero era un predicatore di pace, non un dispensatore di odio o di falsi concetti umani e sociali quali l’aborto, l’omossessualità ed il disconoscimento dei valori intrinsechi nella famiglia.

E poi, ecco l’aggravante dell’ignoranza sull’ignoranza” “Francesco voleva convertire i cristiani, non i musulmani”. Un concetto già di per se caotico e confusionario, perchè non si comprende come avrebbe potuto Francesco convertire al cristianesimo i cristiani.

Sarebbe come dire che si vorrebbero convertire i comunisti al comunismo. Ecco la tipica manifestazione dell’ignoranza espressa nel migliore dei modi.

E la sinistra, (soggetto), cosa fa? Avvalora tale falsità storica seguendo, come sempre, la verità ideologica, che spesso è ben diversa dalla verità reale e in più dimostrando, al tempo stesso, la stessa ignoranza del suo interlocutore con il quale intrattiene il balletto di chi meno sa e più parla.

Un piccolo appunto su cotanto enorme, profondo, tenebroso buco nero della conoscenza della vita del santo,va fatta, anche se è risaputo che gli ignoranti spesso sono tali per volontà e non per cause naturali e quindi tali rimarranno anche davanti ai dati di fatto che li svergognano.

San Francesco si reca da Papa Innocenzo III nel 1210 per essere autorizzato a raccogliere intorno a se degli amici che condividano la scelta radicale evangelica. Ha in mente un obiettivo strategico per il suo Ordine, la missione! In questo progetto di evangelizzazione, nel 1217, Francesco divide in province i territori da evangelizzare e tra queste c’e’ anche la Provincia d’Oltremare dove portare la parola di Cristo ai saraceni.

Il Santo sa bene che quelle prediche possono costare la vita sia a lui che ai suoi frati ma il suo auspicio è proprio quello di morire martire portando il Vangelo in quelle terre. Così, nel 1219, si reca a Damietta al seguito della V crociata e mentre predica la parola di Cristo riceve la notizia che 5 dei suoi frati sono stati assassinati in Marocco per ordine del sultano di quel territorio mentre predicavano il Vangelo nel tentativo di convertire gli islamici di quelle terre.

Conclusione: Francesco volle convertirte al cristianesimo i musulmani, che cristiani non erano.

E convertì anche gran parte dell’Europa, che di certo non era quella di oggi, ma piena di insidie, di riti pagani e di religioni poi scomparse nel tempo. Se oggi l’Europa è ancora cristiana, lo deve a San Francesco ed ai suoi missionari.

L’Islam, già ai tempi in cui il Santo era in vita, non è mai stata una religione di pace, non esiste nell’Islam la cultura del dialogo. Siamo noi cristiano che abbiamo tale cultura, che è la cultura della pace. Nell’Islam, invece, c’è il desiderio di sopraffazione.

Ecco, quando i sinistri cercano di modificare, omettere, manipolare, inventare, falsificare storie, personaggi e situazioni, non fanno altro che agevolare il gioco dell’Islam, distruggendo totalmente l’operato, il sacrificio e persino l’immagine di coloro che morirono per mano islamica mentre tentavano di convertire con la parola del Vangelo, e non con le armi, i popoli musulmani.

Tra risatine, sarcarsmo, fetida ignoranza e battutine da prima elementare, il tutto concentrato in corpi adulti che producono un’immagine austera, seria e cattedratica, ovvero ben diversa da quella che è relamente, i nuovi falegmani del cavallo di Troia, cercano in ogni modo di far entrare la loro idea distruttiva anche dalle porte della religione cattolica, oltre che da quelle politiche e sociali.

Ma fin quando rimarrà anche un solo individuo in grado di smascherare questa genia di corrotti, ipocriti e pericolosi individui, quel cavallo di legno, pregno dei peggiori auspici per la civilità cattolico cristiana, non riuscirà mai a mettere in atto il suo intento distruttivo.

Le soglie delle chiese e della nostra religione rimarranno sbarrate tanto all’Islam quanto alla immonda, blasfema, atea razza sinistra, con buona pace dei falsi predicatori di menzogne.

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