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THE ECONOMIST: “L’UCRAINA LOTTA PER SOPRAVVIVERE, NON PER VINCERE”

DiDirezione

Ott 29, 2024

“Dopo 970 giorni di guerra”, ha detto Lloyd Austin, segretario alla Difesa americano, in visita a Kiev il 21 ottobre, “Putin non ha raggiunto un solo obiettivo strategico”. In pubblico, Austin ha ostentato certezza, fiducia e chiarezza: “Mosca non prevarrà mai in Ucraina”. In privato, i suoi colleghi del Pentagono, i funzionari occidentali e molti comandanti ucraini sono sempre più preoccupati per la direzione della guerra e per la capacità dell’Ucraina di frenare l’avanzata russa nei prossimi sei mesi.

Le unità ucraine sono sottodimensionate e sovraccariche, logorate da pesanti perdite. Nonostante una nuova legge sulla mobilitazione entrata in vigore a maggio, l’esercito, a parte una manciata di brigate, ha faticato a reclutare abbastanza sostituti, con i giovani riluttanti a firmare turni di servizio che sono nel migliore dei casi a tempo indeterminato e, nel peggiore, missioni a senso unico. I partner occidentali stanno esortando privatamente i leader ucraini ad abbassare l’età minima per la mobilitazione da 25 anni per aumentare il potenziale bacino di reclute. Ma le sensibilità politiche e i timori per una crisi demografica già allarmante ostacolano qualsiasi cambiamento.

Quanto cupo sia l’umore risulta evidente da come è cambiato il linguaggio americano. Alti funzionari come Austin continuano a dispensare ancora fiducia, promettendo che l’Ucraina vincerà. Coloro che sono coinvolti nella pianificazione del Pentagono, però, affermano che, in pratica, le ambizioni di inizio del 2023 – ossia che l’Ucraina si riprendesse il suo territorio o obbligare la Russia ai colloqui attraverso un attacco corazzato ben congegnato – hanno lasciato il posto a come prevenire la sconfitta. “A questo punto stiamo pensando sempre di più a come l’Ucraina possa sopravvivere”, dice una persona coinvolta in quella pianificazione. Altri lo dicono in modo più delicato. “I prossimi mesi”, ha osservato Jim O’Brien, alto funzionario del Dipartimento di Stato per l’Europa, in una conferenza a Riga il 19 ottobre, “sono un’opportunità per noi per riaffermare che l’Ucraina può rimanere sul campo di battaglia per i prossimi due anni”.

(Fonte: The Economist)

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